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Temi legali

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Lo pseudonimo e la sua tutela

Libro delle leggi francesi

Abstract: 

Lo pseudonimo e la distinzione dal nome. Le motivazioni che spingono all'uso dello pseudonimo e l'utilizzo pratico. La tutela generale, le azioni a difesa e i diritti risarciti. La legge italiana e l'elaborazione della giurisprudenza. 

Lo pseudonimo e la sua tutela

Lo pseudonimo è un nome fittizio, scelto da un autore, un artista o una persona pubblica per nascondere o alterare la propria identità reale. Esso viene adottato per diversi motivi, che possono essere legati alla privacy, alla libertà di espressione, alla creazione di un'immagine specifica o anche alla necessità di distinguersi in un contesto professionale. Lo pseudonimo può essere utilizzato anche come abbreviazione o semplificazione del proprio nome.

Il termine "pseudonimo" proviene dal greco "pseudo", che significa "falso" o "mentire", e "onoma", che significa "nome". Già nell’antichità, alcuni autori, filosofi o artisti utilizzavano pseudonimi per vari motivi. Ad esempio, nei secoli precedenti, scrittori e poeti spesso ricorrevano a pseudonimi per evitare la censura o per sfuggire alla persecuzione politica o religiosa. In altri casi, adottavano pseudonimi per separare la propria vita privata dalla carriera artistica, o per assumere un'identità che meglio rispecchiasse il loro stile o il genere letterario scelto.

Motivazioni e utilizzo

Quali sono le motivazioni che conducono all’uso di uno pseudonimo?

Sono molteplici:

  • privacy e anonimato: molti scrittori, soprattutto in epoche passate, utilizzavano pseudonimi per proteggere la propria identità e per evitare il riconoscimento pubblico. Ciò era particolarmente utile in periodi di censura o per sfuggire a persecuzioni politiche o sociali;

  • distinzione tra identità pubblica e privata: alcuni autori adottano uno pseudonimo per separare la propria vita personale dalla carriera professionale, per proteggere la propria vita privata o per sperimentare diverse identità artistiche;

  • creazione di un'immagine specifica: gli pseudonimi possono essere utilizzati anche per creare un'identità più accattivante o facilmente riconoscibile, specialmente nel campo artistico e della musica. Ad esempio, alcuni cantanti o scrittori preferiscono scegliere nomi che si adattino meglio al loro pubblico di riferimento;

  • motivi commerciali: alcuni scrittori e autori usano pseudonimi per ottenere maggiore visibilità nel mercato editoriale. Ad esempio, se un autore ha avuto successo con un libro, può scegliere di pubblicare opere di diverso genere sotto uno pseudonimo, per evitare di "confondere" i lettori abituali;

  • libertà di espressione: adottare uno pseudonimo può offrire maggiore libertà di espressione, soprattutto per temi controversi o sensibili. Gli autori possono affrontare argomenti tabù o critici senza doversi preoccupare delle conseguenze dirette sulla propria carriera o reputazione.

Alcuni degli autori più celebri della letteratura mondiale sono noti principalmente per i loro pseudonimi.

Mark Twain (Samuel Langhorne Clemens): lo scrittore statunitense, noto per "Le avventure di Tom Sawyer", scelse il suo pseudonimo per ragioni legate alla sua carriera giornalistica e per creare un'immagine che fosse più accessibile e riconoscibile al pubblico.

George Orwell (Eric Arthur Blair): l’autore di "1984" e "La fattoria degli animali" utilizzò questo pseudonimo per proteggere la sua identità politica e per separare la sua vita privata dal suo lavoro di scrittore, soprattutto in un periodo di forte tensione politica.

J.K. Rowling (Joanne Rowling): l’autrice della saga di "Harry Potter" decise di usare le iniziali "J.K." per nascondere il suo genere e attrarre un pubblico più ampio, considerando che in passato la letteratura fantasy era spesso vista come un genere per ragazzi maschi.

Stieg Larsson (nome completo Karl Stig-Erland Larsson): lo scrittore svedese di "Uomini che odiano le donne" ha scelto uno pseudonimo per questioni legate alla privacy e per mantenere un certo distacco tra la sua vita privata e la sua carriera di scrittore.

Banksy: l'artista di street art che ha scelto di mantenere il suo anonimato con lo pseudonimo "Banksy" ha visto il suo nome diventare legato a opere d'arte vendute a milioni di euro. In questo caso, lo pseudonimo è diventato talmente famoso da essere trattato come un marchio commerciale

 

Nel contesto moderno, lo pseudonimo trova ampio utilizzo anche nel mondo digitale. Ad esempio, sui social media o in contesti online, molte persone scelgono nomi fittizi per preservare la propria privacy o per avere maggiore libertà di espressione. Il fenomeno è molto diffuso anche nel campo dei videogiochi, delle piattaforme di streaming e della scrittura online, dove i creatori di contenuti possono preferire restare anonimi dietro un nome d'arte.

Tutela

Lo pseudonimo, pur essendo un nome fittizio adottato da un autore, un artista o una persona pubblica, è comunque tutelato sotto vari aspetti, soprattutto legati alla proprietà intellettuale e ai diritti. La protezione legale dello pseudonimo può variare in base alla giurisdizione, ma ci sono alcuni principi comuni che riguardano il suo utilizzo.

1. Tutela dei diritti d'autore (Copyright)

Il diritto d'autore è una delle principali forme di protezione legale che riguarda lo pseudonimo. In molti Paesi, le leggi sul diritto d'autore riconoscono che l'autore di un'opera è titolare dei diritti morali e patrimoniali anche se essa è firmata con uno pseudonimo. Ciò significa che l'autore può mantenere il controllo sull'opera, anche se non è necessario rivelare la sua vera identità. I diritti morali tutelano l'attribuzione dell'opera all'autore e la sua integrità, proteggendo l'autore da modifiche non autorizzate delle sue opere. Questi diritti sono inalienabili, quindi l'autore può sempre rivendicare la paternità dell'opera, anche se ha utilizzato uno pseudonimo. I diritti patrimoniali consentono il diritto di sfruttare economicamente le opere. La protezione dei diritti patrimoniali permette agli autori di guadagnare dalle loro creazioni, come nel caso di vendite, licenze o adattamenti. In sostanza, anche se un autore scrive sotto pseudonimo, il suo diritto d'autore è protetto, e la persona che intende utilizzare l'opera deve rispettare le leggi sui diritti d'autore.

2. Registrazione del marchio

Un altro strumento di protezione legale è la registrazione del marchio. Se lo pseudonimo è usato come un nome d'arte riconoscibile e strettamente legato all'immagine e all'attività di una persona (come nel caso di un cantante o un attore), può essere registrato come marchio. Ciò consente di tutelare il nome fittizio dal punto di vista commerciale, impedendo a terzi di utilizzarlo senza autorizzazione in un contesto commerciale. La registrazione di un marchio sotto lo pseudonimo fornisce protezione contro l'uso non autorizzato da parte di altri soggetti e offre la possibilità di rivendicare il nome come esclusivo per attività specifiche, come la vendita di prodotti o l'erogazione di servizi.

3. Tutela della privacy e anonimato

In alcuni casi, lo pseudonimo viene utilizzato per proteggere la privacy dell'individuo, e la legge può tutelare questo aspetto in vari modi. In particolare, in contesti come la scrittura online, la pubblicazione di articoli o la produzione di contenuti digitali, l'autore che usa uno pseudonimo potrebbe mantenere l'anonimato in pubblico, pur avendo il diritto di essere riconosciuto come autore dell'opera.

Anche nei contratti, un autore che utilizza uno pseudonimo può negoziare per essere riconosciuto come autore senza rivelare la propria identità, pur mantenendo la paternità del lavoro e i diritti patrimoniali connessi.

4. Protezione contro l'uso improprio e l'usurpazione

Nel caso in cui uno pseudonimo venga utilizzato da terzi senza il consenso dell'autore, è possibile avviare azioni legali contro l'usurpazione del nome o della reputazione. Se lo pseudonimo è diventato abbastanza noto (ad esempio, un marchio o un nome d'arte molto famoso), il suo uso illecito può portare a conflitti legali per concorrenza sleale o violazione dei diritti di proprietà intellettuale.

5. Tutela del nome d'arte nell'ambito contrattuale

Molti artisti che utilizzano pseudonimi firmano contratti con editori, produttori, case discografiche o agenzie che specificano come lo pseudonimo verrà trattato in termini di diritti e compensi. Sebbene il contratto possa essere firmato sotto pseudonimo, le clausole legali sono comunque valide e l'autore avrà diritto ai pagamenti e alle royalties derivanti dall'opera.

6. Protezione nelle opere collettive e collaborative

Quando più autori collaborano per la creazione di un'opera e uno o più di essi utilizzano pseudonimi, la protezione legale viene estesa all'intera opera. In alcuni casi, l'autore che sceglie lo pseudonimo deve comunque dichiarare l'intenzione di collaborare sotto quel nome, affinché la creazione possa essere protetta come opera collettiva, assicurando che gli altri autori e collaboratori siano identificati correttamente e tutelati.

7. Limitazioni nella protezione legale

Tuttavia, è importante notare che uno pseudonimo, pur essendo tutelato sotto vari aspetti legali, non conferisce automaticamente una protezione completa come quella di un nome civile. In caso di dispute legali complesse, la legge potrebbe richiedere di rivelare l'identità dell'autore per motivi di risoluzione delle controversie o di applicazione di specifiche norme.

La legge italiana

Nell’ordinamento italiano, l'articolo 9 del Codice Civile stabilisce che ogni persona ha il diritto di usare il proprio nome, che si compone generalmente del prenome e del cognome. Questo diritto è connesso alla protezione della personalità giuridica di ciascun individuo e si estende a tutti gli aspetti legati all'identità e al riconoscimento sociale. Sebbene l'articolo 9 cc parli principalmente del diritto al nome civile, esso è rilevante anche per la questione dello s pseudonimo. Infatti, dottrina e giurisprudenza hanno elaborato il concetto che "lo pseudonimo è tutelato quando raggiunge l'importanza del nome"; ciò significa che, in alcune circostanze, lo pseudonimo diventa talmente noto e riconoscibile da avere lo stesso valore legale e commerciale di un vero e proprio nome civile. Ciò quando l’uso è, ad esempio, sufficientemente consolidato ossia prolungato e costante nel tempo. In pratica, quando uno pseudonimo diventa celebre e viene associato a una persona in modo stabile e distintivo, acquisisce una sorta di identità giuridica che merita una protezione legale, simile a quella di un nome di persona, di un marchio o di un diritto d'autore.

Le azioni previste a tutela del diritto al nome sono due:

a) l’azione di reclamo, volta a tutelare il diritto della persona ad usare il proprio nome dalla condotta posta in essere da un terzo che ne impedisca l’uso;

b) l’azione di usurpazione, esperibile nel caso in cui si verifichi un indebito uso del nome, anche potenziale;

La giurisprudenza italiana ha trattato in diverse occasioni la tutela dello pseudonimo, specialmente quando quest'ultimo diventa parte integrante dell'identità pubblica e commerciale di un individuo. La Corte di Cassazione, in alcune sentenze, ha riconosciuto che uno pseudonimo può acquisire un valore legale, se è sufficientemente conosciuto dal pubblico e viene utilizzato per fini commerciali o artistici, trattandolo come un marchio di fatto. Una sentenza risalente nel tempo (Cass. n. 15/1947) ha ritenuto valida la sottoscrizione del testamento olografo con lo pseudonimo.  Anche la giurisprudenza di merito (Trib. Milano n. 6355 del 06.06.2018) ha stabilito che l'utilizzo del diminutivo di un personaggio noto per distinguere una linea di prodotti costituisce violazione di pseudonimo.

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