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RFI: è sabotaggio?

Nelle ultime settimane, la rete ferroviaria italiana ha registrato una serie di guasti e ritardi significativi, sollevando sospetti di possibili atti di sabotaggio. Il Gruppo Ferrovie dello Stato (FS) ha presentato un esposto alla Digos per fare chiarezza su queste anomalie.
Solo in questo primo mese dell’anno, vi sono stati numerosi incidenti di percorso. Si segnalano i principali.
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11 gennaio 2025: Il Frecciarossa 9515 si è fermato tra Milano Centrale e Milano Lambrate a causa di un'interruzione dell'alimentazione elettrica, con danni alla linea aerea e al pantografo. Poco dopo, l'Italo 8973 ha subito un danno al pantografo. Questi eventi hanno causato la cancellazione di 187 treni e ritardi tra 30 e 200 minuti. I tecnici di RFI hanno effettivamente riscontrato che i danni non sembravano dovuti a normale usura o guasti tecnici ma a eventi improvvisi e localizzati che hanno portato a sospetti di interventi esterni. Un video depositato in Procura ha avvalorato questi sospetti.
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13 gennaio 2025: Un guasto al deviatoio di Gricignano, sulla linea Roma-Napoli, ha provocato ritardi fino a 90 minuti per diversi treni ad alta velocità. Il deviatoio, una componente cruciale per l'instradamento dei treni, mostrava segni di anomalie nel sistema elettrico. Non è stato escluso il possibile intervento manuale o una manomissione.
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14 gennaio 2025: Sulla direttissima Firenze-Roma, tra Valdarno Sud e Arezzo Nord, si è verificata la rottura di una rotaia, causando disagi sia per l'alta velocità che per i treni regionali. I tecnici hanno riscontrato che la frattura era netta e in un punto cruciale per la circolazione. Sebbene le rotaie siano regolarmente sottoposte a manutenzione e monitoraggio, la rottura è apparsa anomala e potrebbe essere stata indotta da sollecitazioni esterne.
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15 gennaio 2025: Il deposito di manutenzione Alta Velocità di Roma ha subito due interruzioni elettriche, alimentando ulteriormente i sospetti di sabotaggio. Le indagini, infatti, hanno evidenziato che i sistemi di alimentazione erano stati manomessi, con segni di interventi fisici sui cavi e sui quadri di controllo. Anche in questo caso, un video confermerebbe il tentativo di sabotaggio.
Oltre alla catena di bicicletta trovata sui binari in Veneto.
Questi episodi, verificatisi in orari critici per la circolazione ferroviaria, hanno indotto FS a sospettare che possano essere legati ad attività mirate a destabilizzare il gruppo e il suo management, con potenziali ripercussioni istituzionali e governative.
Il precedente più clamoroso è avvenuto a ottobre 2024 quando un chiodo piantato accidentalmente da un operaio durante lavori di manutenzione ha danneggiato una canalina elettrica, causando il blocco totale dei treni a livello nazionale e paralizzando la stazione di Roma Termini.
Quali sono i sospetti che hanno fatto scaturire le indagini?
• Gli eventi si sono concentrati in periodi critici della giornata, amplificando i disagi;
• la simultaneità e la gravità degli episodi hanno spinto il Gruppo Ferrovie dello Stato a presentare un esposto alla Digos, con il sospetto che si trattasse di sabotaggi organizzati;
• gli indizi raccolti finora suggeriscono che i guasti non siano stati casuali o dovuti a problemi tecnici isolati, ma piuttosto a interventi mirati per destabilizzare la rete e il management.
Il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha chiesto chiarezza immediata, definendo "gravissimo" un eventuale uso politico di tali episodi che andrebbe a colpire passeggeri e pendolari e ha riferito in Parlamento oggi. FS e RFI stanno collaborando con le forze dell'ordine per identificare eventuali responsabili, aumentando i controlli di sicurezza sulla rete e nei depositi. I reati configurabili sono: sabotaggio (o tentativo) e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Vediamoli da vicino.
Nel Codice Penale italiano, i reati di sabotaggio e attentato alla sicurezza dei trasporti sono disciplinati rispettivamente dagli articoli 508 e 432.
Sabotaggio (Art. 508 c.p.)
L'articolo 508 del Codice Penale si intitola "Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio" e prevede due distinte fattispecie criminose:
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Arbitraria invasione e occupazione: Chiunque, con l'intento di impedire o turbare il normale svolgimento del lavoro, invade o occupa un'azienda agricola o industriale altrui, oppure dispone arbitrariamente di macchine, scorte, apparecchi o strumenti destinati alla produzione agricola o industriale, è punito con la reclusione fino a tre anni e con una multa non inferiore a 103 euro.
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Sabotaggio: Chi, con lo stesso intento, danneggia edifici adibiti ad azienda agricola o industriale, o le relative macchine, scorte, apparecchi o strumenti, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con una multa non inferiore a 516 euro.
Per entrambe le fattispecie, è richiesto il dolo specifico, ovvero l'intenzione di impedire o turbare il normale svolgimento del lavoro. Questo elemento differenzia tali reati da altre violazioni che possono offendere il patrimonio o altri beni giuridici. Si verifica il tentativo, qualora l’evento non si verifichi per cause esterne e indipendenti dall’agente.
Attentato alla sicurezza dei trasporti (Art. 432 c.p.)
L'articolo 432 del Codice Penale, intitolato "Attentati alla sicurezza dei trasporti", tutela la pubblica incolumità in relazione ai trasporti pubblici. Le condotte punite sono:
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Messa in pericolo della sicurezza dei trasporti pubblici: Chiunque pone in pericolo la sicurezza dei trasporti pubblici per terra, acqua o aria è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Questo reato è a forma libera, il che significa che può essere commesso attraverso qualsiasi comportamento idoneo a creare un pericolo concreto, senza che sia necessario un danno materiale effettivo.
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Lancio di oggetti contro veicoli in movimento: È prevista la reclusione da tre mesi a due anni per chi lancia corpi contundenti o proiettili contro veicoli in movimento destinati a trasporti pubblici.
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Aggravante del disastro: Se dalle condotte sopra descritte deriva un disastro, la pena è aumentata con la reclusione da tre a dieci anni.
È importante notare che l'articolo 432 c.p. si applica esclusivamente ai trasporti pubblici, ossia ai servizi destinati al pubblico, indipendentemente dal fatto che siano gestiti dallo Stato, da enti pubblici o da privati concessionari. La nozione di "pubblico trasporto" si riferisce quindi alla fruizione del servizio da parte di un numero indeterminato di persone. Infatti, il bene giuridico tutelato è la pubblica incolumità che si caratterizza per la diffusività del danno.