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Vintage

Un tuffo nel passato? Perché no! Una sezione interamente dedicata al vintage: cultura, personaggi, arredi e stili dell'affascinante Gold Age

Collana di perle primo piano 2

Influenze culturali negli anni '20

Negli anni '20 del XX secolo, le culture orientali, in particolare quelle cinese e giapponese, hanno esercitato una notevole influenza sulla moda e sull'arte occidentale. Questo fenomeno, noto come "Esotismo Orientale", ha portato all'integrazione di elementi stilistici orientali nel design e nell'estetica occidentale.

Il Sol Levante ebbe sulla moda europea e sui tessuti nel corso dei primi decenni del XX secolo una grande influenza. Si sviluppano, infatti, due movimenti artistici importanti che devono molto all’influenza proveniente dall’Asia:  Art Nouveau e Déco, specchio di una società in fase di profondo cambiamento. Il primo, nato all’inizio del XX secolo, sbiadì rapidamente, spazzato via dal tumulto della prima guerra mondiale. Il secondo, apparso nel corso del 1920, fu una reminiscenza dell’Art Nouveau. In breve tempo, l’Art Deco cominciò ad esplorare nuove idee fino a quando, a sua volta, la Seconda Guerra Mondiale pose fine alla sua esistenza. I ruggenti Anni Venti che si incastrano fra le due guerre aprono una finestra su un mondo caratterizzato da un rapido cambiamento. In entrambi i movimenti artistici, l’Asia era presente in forme diverse, nello specifico, nella moda femminile di una nuova classe che si stava guadagnando la propria indipendenza. La scoperta del kimono, con il suo taglio sciolto e linee fluide e la diversità dei suoi modelli, ha affascinato i grandi couturier. Esso ha permesso di liberare le donne dall’uso di un corsetto e costrizioni sociali, donando loro una nuova e audace eleganza dai toni esotici.

Le case di moda europee, soprattutto a Parigi, hanno incorporato motivi e tessuti ispirati all'Oriente nelle loro collezioni. La seta, con i suoi abbaglianti colori, morbidezza e ricami con draghi e fenici e i loro motivi cuciti con filo d’oro, ha richiesto un’effusione di interpretazioni in Haute Couture nel corso del 1920. Le abitazioni di lusso dell'epoca vedevano l'adozione di elementi giapponesi e cinesi. In particolare, i giardini giapponesi con il loro stile minimalista, l'uso di pietre, sabbia e piante, come il bambù, si integravano perfettamente nei cortili e nei giardini privati. Il concetto di "zen" e la meditazione naturale si riflettevano nei paesaggi domestici. Le tradizionali porte scorrevoli giapponesi in legno o bambù, con pannelli di carta di riso, venivano riprodotte in molte abitazioni occidentali, creando spazi aperti e fluidi. Si prediligeva un arredamento con pochi pezzi, ma di alta qualità, come tavoli bassi in stile giapponese (chabudai), poltrone e divani con tessuti orientali, lampade e accessori con motivi floreali o geometrici tipici dell'arte orientale. Le palette cromatiche tendevano a essere tenui, con colori naturali come il beige, il bianco, il grigio e il verde salvia, ma anche accenti di oro o blu indaco ispirati alle decorazioni asiatiche. I motivi decorativi riprendevano motivi orientali come fiori di ciliegio, onde e draghi, creando una connessione tra l’interno della casa e l’arte orientale.

Nell'arte, il movimento noto come "Japonisme" ha influenzato pittori e designer occidentali, che hanno adottato tecniche e temi orientali nelle loro opere. Questa influenza è evidente in molte opere d'arte dell'epoca, dove si possono riconoscere elementi stilistici presi dall'arte orientale. Artisti come Vincent van Gogh, Claude Monet e James McNeill Whistler furono influenzati dalle stampe giapponesi, chiamate ukiyo-e che rappresentavano paesaggi, scene di vita quotidiana e atti di bellezza naturale. L'uso di linee semplici, colori piatti e l'attenzione ai dettagli nei paesaggi ha ispirato molti pittori occidentali.

Anche nel campo musicale e teatrale si è manifestata l'influenza orientale. Balletti e opere hanno incorporato temi e musiche ispirate all'Oriente, affascinando il pubblico con esotiche coreografie e melodie. Il brano tratto dalla suite per pianoforte Estampes è uno degli esempi più noti dell'influenza orientale nella musica di Debussy. Il titolo stesso, "Pagodes", evoca immagini di templi orientali. La composizione è fortemente influenzata dalle sonorità dei gamelan indonesiani, con l'uso di scale pentatoniche e un carattere esotico che richiama l'idea di un paesaggio sonoro orientale. Anche il balletto "Firebird" di Stravinsky, ancorché più comunemente associato alla cultura russa, mantiene una sensazione di mistero e un trattamento dell'orchestra in un modo così complesso, a tratti orientaleggiante, che lo rende un esempio di una fusione di influenze culturali, tra cui quella orientale.

 

In sintesi, gli anni '20 hanno visto una fusione culturale tra Occidente e Oriente, con le culture orientali che hanno influenzato significativamente vari aspetti della vita culturale occidentale, contribuendo a un periodo di grande innovazione e sperimentazione artistica.

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