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Le ultime sfilate parigine: i trend di tendenza
La Settimana della Moda di Parigi, conclusasi recentemente, ha presentato le collezioni Autunno/Inverno 2025 di numerose Maison di alta moda. L'evento ha offerto uno spaccato delle tendenze emergenti, con un equilibrio tra innovazione e tradizione.
Tra gli stilisti stranieri, la sfilata di Saint Laurent, curata da Anthony Vaccarello, ha concluso la settimana con una dichiarazione di intenti audace. La collezione ha enfatizzato spalle imponenti e tagli netti, combinando elementi maschili e femminili attraverso giacche strutturate, gonne a matita e bomber. Il tutto è stato presentato su un palcoscenico spettacolare sotto la Torre Eiffel.
Sarah Burton di Givenchy ha debuttato alla direzione creativa della Maison, fondendo eleganza moderna e riferimenti storici. La collezione ha proposto silhouette sofisticate, con dettagli che richiamavano l'heritage della Maison.
Sotto la guida di Miuccia Prada, Miu Miu ha presentato una fusione di moda streetwear e sartoriale, con influenze anni '50. I look combinavano elementi casual con dettagli più formali, creando un equilibrio tra comfort e raffinatezza.
In attesa del debutto di Matthieu Blazy, la sfilata di Chanel ha mantenuto la tradizione, offrendo una visione contemporanea del classico stile della maison.
Balenciaga e Sacai hanno presentato proporzioni esagerate e una mescolanza di codici stilistici, proponendo look audaci e innovativi.
La Paris Fashion Week Autunno/Inverno 2025 ha anche visto la partecipazione di numerosi stilisti italiani che hanno incantato il pubblico con le loro creazioni uniche.
Per Valentino, Alessandro Michele, direttore creativo della Maison, ha presentato la sua seconda collezione, trasformando l'Institut du Monde Arabe in un suggestivo bagno pubblico tutto rosso. La sfilata ha esplorato il concetto di intimità e identità, con abiti che combinavano elementi classici e contemporanei. Nella visione di Alessandro Michele, il bagno pubblico è uno spazio distopico e perturbante. Il bagno, o spogliatoio, dà risalto al potere degli abiti, come elementi che definiscono la nostra identità al pari delle maschere. Il bagno è ""un contro-luogo", scrive Michele nella nota che accompagna la collezione, uno spazio lynchiano. I modelli e le modelle appaiono in passerella entrando e uscendo dalle tantissime porte che danno sulla passerella, la messa in scena nello spazio tutto rosso, dal pavimento al soffitto, è potentissima. Alessandro Michele ha legato la collezione, come d'abitudine, a una riflessione che va molto oltre la moda. La collezione, che si intitola "Le Méta Théâtre Des Intimités", il meta-teatro dell'intimità, insiste sul concetto di intimo e privato - servendosi, appunto, del bagno, come spazio di passaggio che segna un confine tra pubblico e privato. L'intimità, la vera essenza dell'io, è inafferrabile, è un'illusione. Il vero sé non può mai essere afferrato. L'esteriorità è sempre una messa in scena. Qui entrano in gioco gli abiti. Per Michele il concetto di io profondo e identità implica una riflessione sulla pelle, parecchio in vista in questa collezione che include numerosi nude look e molte creazioni d'ispirazione lingerie. Nessun capo ci mette veramente a nudo per lo stilista. Anche la lingerie è parte della costruzione di sé che siamo impegnati a mantenere in piedi nel corso della nostra esistenza. Il pizzo, onnipresente in questa collezione come nelle precedenti, può ormai essere considerato un tratto distintivo della visione stilistica del designer. In passerella le ispirazioni spaziano dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Agli abiti da sera col pizzo, alle paillettes, alle rouches e alle bordature di pelliccia, si giustappongono pezzi che provengono da una contemporaneità più marcata e da universi distanti: quello casual e quello sportivo.
Stefano Gabbana e Domenico Dolce hanno celebrato dieci anni di Alta Moda con una sfilata al Grand Palais e una presentazione intima all'Hôtel de la Marine. Hanno portato a Parigi l'essenza della Sicilia, con abiti caratterizzati da ricami in pizzo dettagliati, applicazioni dorate barocche e una varietà di silhouette, sottolineando la fusione tra l'eleganza siciliana e l'haute couture parigina.
Giorgio Armani ha presentato la sua collezione Privé, continuando la tradizione di eleganza e raffinatezza. La sfilata ha offerto look sofisticati e innovativi, consolidando la posizione della Maison nell'alta moda. Sotto la direzione di Francesco Risso, Marni ha sfilato a Parigi, presentando una collezione che ha suscitato discussioni e apprezzamenti. Risso ha spiegato la visione dietro la collezione, enfatizzando l'idea di "Les Siciliennes" e l'influenza della cultura siciliana.
Oltre alle grandi maison, la Paris Fashion Week ha visto la partecipazione di talenti emergenti italiani. La collaborazione tra la Camera Nazionale della Moda Italiana e la Fédération de la Haute Couture et de la Mode ha portato alla presentazione di giovani designer come Marco Rambaldi, offrendo loro una piattaforma internazionale.
Le sfilate italiane a Parigi hanno dimostrato la profondità e la varietà del talento creativo italiano, rafforzando ulteriormente la reputazione dell'Italia come epicentro dell'innovazione e dell'eleganza nel mondo della moda.
Le sfilate hanno enfatizzato, altresì, silhouette strutturate, con spalle pronunciate e tagli netti, sottolineando un ritorno a linee più definite. La combinazione di elementi casual e formali è stata una costante, con l'uso di materiali e tagli che sfumavano i confini tra abbigliamento da giorno e da sera. Molti stilisti hanno attinto al passato, reinterpretando elementi classici in chiave moderna, creando un dialogo tra tradizione e innovazione.
Per quanto riguarda pettinature e beauty, le acconciature e il trucco hanno complementato le collezioni, con un focus su look naturali ma sofisticati. Le pettinature erano spesso semplici, lasciando spazio al design degli abiti, mentre il trucco enfatizzava tratti delicati, mantenendo un equilibrio con l'estetica generale delle sfilate. Acconciature che hanno spaziato dall'eleganza classica all'innovazione audace. Ecco alcune delle tendenze più rilevanti:
1. effetto bagnato e code basse: molti stilisti hanno optato per l'effetto bagnato, creando un look lucido e moderno. Le code basse, pettinate con precisione, hanno aggiunto un tocco minimalista e sofisticato. Ad esempio, la sfilata di Hermès ha presentato questo stile, enfatizzando un aspetto pulito e deciso;
2. chignon bassi e pettinature laterali: acconciature come chignon bassi e pettinature laterali hanno conferito un'aria di raffinatezza. La riga laterale combinata con uno chignon basso, come visto alla sfilata di Elie Saab, ha offerto un equilibrio tra classicismo e modernità;
3. onde morbide e frange: le onde morbide hanno aggiunto movimento e volume alle chiome, mentre le frange, sia dritte che a tendina, hanno incorniciato il viso con delicatezza. Alla sfilata di Zimmermann, ad esempio, le onde morbide con riga centrale hanno creato un look sofisticato e facilmente replicabile;
4. accessori capelli: gli accessori hanno giocato un ruolo fondamentale, con mollette gioiello e nastri che hanno decorato le acconciature. La sfilata di Marine Serre ha evidenziato l'uso di mollette gioiello, aggiungendo un tocco glamour e distintivo;
5. tagli corti e look grunge: i tagli corti, come il bob, sono stati reinterpretati in chiave grunge, con texture disordinate e punte sbarazzine. Coperni, ad esempio, ha presentato una versione moderna del bob ispirato al celebre stile di Kurt Cobain;
6. look naturali e pieghe morbide: molti designer hanno scelto di enfatizzare la bellezza naturale, con pieghe morbide e texture leggere. Questo approccio ha celebrato la semplicità e l'autenticità, offrendo un contrasto rinfrescante rispetto a stili più strutturati.
In sintesi, le acconciature presentate alle sfilate di Parigi per l'Autunno/Inverno 2025 hanno offerto una gamma diversificata di stili, combinando elementi classici con innovazioni moderne, rispecchiando la continua evoluzione della moda e della bellezza.
Il maquillage, invece, ha visto l’applicazione di un eyeliner nell'angolo interno dell'occhio per Dior che enfatizza lo sguardo creando un effetto luminoso e allungato. Il make-up "senza sforzo" di Chloé ha proposto un look naturale con incarnato luminoso, labbra nude e occhi delicatamente definito, incarnando l'idea di bellezza spontanea e sofisticata. L'ombretto a tutta palpebra di Dries Van Noten in tonalità neutre, per un look audace ma raffinato. Labbra fucsia e incarnato luminoso di Lacoste per creare un contrasto vibrante e fresco. Ancora, labbra nude e occhi contornati da matita nera per Rabanneche che ha offerto un look sofisticato e seducente. Maxi ciglia finte artistiche da Courrèges e ombretti gialli e rossi per Tom Ford abbinati a labbra rosso scuro, creando un contrasto cromatico interessante. Infine, labbra ciliegia e palpebre color pesca da Christophe Guillarmé che ha offerto un look sofisticato e armonioso.
Tutti questi look hanno evidenziato la diversità e la creatività nel trucco, come per gli abiti e le pettinature, durante la Paris Fashion Week, offrendo ispirazioni per tutti i gusti e stili.

